martedì, novembre 06, 2007

FILOSOFI/1 GIORGIA
MUSICA: GIORGIA, UNA 'STONATÀ TRA MINA E BEPPE GRILLO

(di Gioia Giudici) - (ANSA) - MILANO, 6 NOV - 'Stonatà,
forse, non lo era nemmeno in culla. Se Giorgia ha scelto di
definirsi così, nel titolo del suo nuovo, decimo album, è
soprattutto per esprimere un forte «disorientamento d'animo»
sul piano umano.
«Mi sento stonata, oltre che in qualche nota qua e là,
anche nei confronti di questo tempo che - spiega la
trentaseienne artista - oscilla tra strani valori e che, ai
quattro elementi naturali acqua, aria, terra e fuoco,
contrappone soldi, potere, una politica di interessi personali e
guerra». A questo risveglio di coscienza contribuisce anche
Beppe Grillo, che partecipa alla canzone 'Libera la mentè con
un breve discorso sul significato delle parole, preso da un suo
spettacolo.
«Grillo è un artista coraggioso, idealmente - rivela la
cantautrice - condivido molte sue battaglie ecologiche e la sua
volontà di cambiamento: mi dà speranza vedere persone che ci
provano, mi fa venir voglia di fare di più». Anche se il suo
impegno «è quello del cittadino, non penso proprio di darmi
alla politica», a Giorgia piace avere il comico genovese nel
suo cd: «mi sento di dare una mano, è il mio tentativo di fare
un pò di casino a prescindere - sottolinea - da partiti e fede
politiche».
Nel nuovo disco c'è anche un brano, 'Mal di terrà, che è
uno sfogo contro l'indifferenza riguardo all'emergenza
ambientale «che credo andrebbe affrontata con maggiore
determinazione: negli ultimi tempi sento un'angoscia terribile
al pensiero che, se dopo la mia morte dovessi tornare sulla
terra in un'altra forma, sicuramente non troverei acqua». «Si
potrebbe fare molto di più, ma ci hanno incanalato - nota -
verso altri valori: non ci hanno insegnato le regole civili, dal
risparmio energetico al riciclo. È una scelleratezza, come se
tutti dicessero 'vabbè, poi vedremò».
Oltre all'impegno ambientalista, nell'album Giorgia esprime
anche la sua speranza di dialogo tra persone diverse: «bisogna
parlarsi, capirsi, sennò si entra in un tunnel che porta a un
evento violento dopo l'altro, come sta succedendo nella mia
città, Roma, che in questi giorni è terribilmente angosciata:
una situazione molto pericolosa in questi tempi di
intolleranza».